Descrizione
Dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1996, Alberobello è considerata la capitale dei trulli, per le caratteristiche costruzioni a secco che qui sono particolarmente numerose e vantano una storia davvero particolare.
Conosciuta nei secoli passati come “Selva”, questa zona, feudo dei conti di Conversano, deve la sua peculiarità a Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona che impose ai suoi contadini di costruire abitazioni a secco: i trulli. Quelli più antichi si trovano nel Rione Aia Piccola, con i suoi 400 trulli ancora abitati. La conoscenza di Alberobello passa poi per la visita del Santuario dei Santi Medici, capolavoro dell’architetto Antonio Curri e delle stradine del Rione Monti, con i suoi 1000 trulli, che culminano alla sommità con la Chiesa di Sant’Antonio, anch’essa a forma di trullo.