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Mare di Puglia tinto d’arancio: di che si tratta?
- 13 Aprile 2020
- Pubblicato da: Francesco Angiulli
- Categoria: eventi
In questi giorni avrete visto su molti canali social fotografie o video di acque colorate di arancio in prossimità dei nostri litorali. In molti si sono chiesti se si trattasse di un fenomeno naturale o di sostanze tossiche riversate in mare dall’uomo. In realtà si tratta della fioritura di un’alga unicellulare appartenente al gruppo dei Dinoflagellati, la Noctiluca scintillans.
La fioritura algale (bloom), generalmente inizia a verificarsi in primavera quando l’aumento delle temperature favorisce lo sviluppo di questi organismi per poi rallentare nel periodo estivo a causa della lunga esposizione alla luce solare.
L’alga non è pericolosa per l’uomo ma può divenire tossica per gli altri organismi marini attraverso l’escrezione di ammoniaca e il consumo di ossigeno come conseguenza delle sue attività metaboliche.
Questa specie è anche nota per la sua bioluminescenza notturna. Il meccanismo si basa sull’azione dell’enzima luciferasi attraverso una reazione di ossidoriduzione molto simile a quella che avviene per le lucciole.
Uno spettacolo suggestivo che può essere letto anche come campanello d’allarme legato al riscaldamento globale, specie in ambienti marini come il nostro, dove la presenza così importante di questa alga è del tutto inusuale.
Le foto dell’articolo sono state scattate e gentilmente concesse da Roberta Pellegrino.